Peste suina: in campo ulteriori azioni per il contenimento del virus
Riccardo Evangelisti
Nella prima metà del mese di marzo si sono tenuti tre incontri territoriali a Parma, Reggio Emilia e Modena in presenza dell’assessore Alessio Mammi, dove sono state illustrate le strategie per la gestione dell’emergenza Psa a livello regionale.
Durante gli incontri sono state messe in luce le principali misure di biosicurezza e di gestione per il contenimento del virus. L’assessore ha annunciato la costituzione dei Got (Gruppi organizzati territoriali) per ogni provincia. Questi costituiscono una cabina di regìa composta da Regione, Asl e Polizie provinciali con il compito di monitorare, organizzare l’attività di depopolamento e di stoccaggio delle carcasse nei centri di raccolta per ogni territorio provinciale.
Inoltre, per rafforzare l’attività di abbattimento e di ricerca delle carcasse è stato coinvolto il personale dell’esercito ed il Commissario ha nominato altri tre subcommissari per coordinare meglio le attività sul territorio dei bioregolatori, la cui procedura di iscrizione all’albo verrà semplificata.
Contestualmente la Regione ha già fatto richiesta al Governo dello stato di calamità naturale che non può essere riconosciuto se non da un atto di portata nazionale. In merito alle risorse, i 2 milioni di euro che la Regione Emilia Romagna aveva anticipato per la recinzione prevista dal Commissario precedente, saranno utilizzati da quello attuale per le azioni di depopolamento (gabbie e abbattimenti). In supporto ci saranno 5 milioni di euro da parte della Struttura commissariale destinati sempre ad azioni di depopolamento nelle zone confinanti con quelle infette (Modena e Reggio).
La priorità è di agire su queste ultime ancora indenni, dal momento che nei territori di Parma e Piacenza il virus sta già facendo il suo corso. Contemporaneamente è prevista la chiusura dell’area tra le tre aree autostradali (A1, A15 e A21) con la concentrazione dell’attività di abbattimento di cinghiali all’interno della zona compresa tra le tre autostrade.
Nel corso degli incontri Cia ha colto l’occasione per ribadire, vista la recente uscita del bando biosicurezze, di agevolare al massimo il posizionamento dei presìdi di biosicurezza negli allevamenti (Deroghe per Scia, Cila e Regolamenti comunali vari) e, in merito alla gestione faunistica, di monitorare attentamente e rendicontare in modo trasparente il lavoro degli Atc e delle aree protette nell’attività di depopolamento.