Misure urgenti per assumere manodopera stagionale ed evitare il rischio “scaffali vuoti”
Lavoratori stranieri che rientrano nei loro paesi d’origine e il rischio di ritrovarsi senza manodopera stagionale per la raccolta delle principali colture del territorio. Secondo Stefano Calderoni, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara si tratta: “Di una situazione d’emergenza che va ad aggiungersi all’emergenza globale che stiamo vivendo”.
Nelle prossime settimane i produttori faranno fatica a raccogliere e trasformare i prodotti, con un danno enorme sia per le filiere agricole che per i consumatori.
“Quando arriverà aprile e le aziende agricole ferraresi – continua Calderoni – si troveranno gli asparagi pronti per la raccolta, le fragole mature, orticole come pomodoro e radicchio da trapiantare e quasi nessuno disponibile a farlo, sarà chiaro l’impatto della situazione generale sull’agricoltura. Un impatto che graverà sulle famiglie, già costrette a limitazioni, che si troveranno di fronte a scaffali vuoti, soprattutto di prodotti freschi e italiani. E se questo accadrà serviranno poco gli appelli sul “mangiare italiano”. Il decreto “Cura-Italia” ha messo in campo risorse importanti per fra fronte alla crisi economica, ma non ha previsto procedure agili per assumere manodopera stagionale, necessarie per continuare l’attività e rifornire la distribuzione organizzata. Infine – conclude Calderoni – voglio fare un appello ai giovani e agli studenti: rendetevi disponibili per le raccolte stagionali, così contribuirete in maniera attiva in questo momento così difficile”.