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Campagna cerasicola al via con l’incognita ‘drosophila’ e clima

VIGNOLA (MODENA) – Nei ceraseti della valle del panaro sono iniziate a pieno ritmo le fasi di raccolta su cui incombe il clima piovoso (siamo al 22 maggio), nemico giurato delle ‘rosse’ per via della possibile insorgenza di patologie e colpevole della fessurazione dei frutti.

Claudio Ferri

Si fanno tuttavia le prime ipotesi di una annata che ancora ha davanti a sé ancora molte settimane di raccolta. “Rispetto allo scorso anno – commenta Dante Reggianini, cerasicoltore – le ciliegie vignolesi sono circa un 25-30% in meno, ma si prospetta una qualità molto alta. C’è da dire che usciamo dalle annate precedenti in cui le piante erano molto ‘cariche’, quindi si giustifica in questo modo il calo produttivo, a cui va aggiunto che la siccità di ottobre dello scorso anno (che ha colto di sorpresa i produttori) e il gelo di questa primavera hanno contribuito alla flessione produttiva. La qualità è buona e se le condizioni meteo lo consentiranno il mercato premierà il raccolto vignolese. Ma sono ipotesi di inizio campagna – conclude Reggianini – ed è prematuro azzardare previsioni ottimistiche”.

Sono i duroni Bigarreau il primo prodotto a inaugurare la stagione delle commercializzazioni con marchio Vignola Igp le cui quotazioni sono soddisfacenti e manifestano una buona qualità. Almeno a giudizio del direttore del mercato vignolese e del Consorzio Ciliegie, susina e frutta tipica di Vignola Valter Monari. “Si parla adesso di 6 euro al chilogrammo (alla data del 22 maggio, ndr), dice”.

Tuttavia gli agricoltori scrutano le nuvole e tengono monitorato il mercato e la dinamica dei prezzi. “Se la stagione ci aiuta – dicono – possiamo prevedere un’annata soddisfacente, anche se siamo consapevoli della altilenanza dei prezzi condizionati da tanti fattori, a partire dal clima e dalla quantità dell’offerta nazionale ed internazionale del frutto”.

La ciliegia di Vignola Igp raccoglie frutti freschi delle cultivar di Bigarreau Moreau, Mora di Vignola (precoci), Durone dell’Anella, Anellone, Giorgia, Durone Nero I, Samba, Van (medie), DuroneII, Durone della Marca, Lapins, Ferrovia, Sweet Heart (tardive).

Anche quest’anno i produttori temono la ‘Drosophila suzukii’, il moscerino che deteriora i frutti e sul quale sono in corso prove di contrasto con insetti antagonisti. Il parassita negli ultimi anni è stato invasivo ed ha deteriorato volumi consistenti causando danni economici, ma ancora non è stata messa a punto una tecnica risolutiva.

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