Tre ‘consorzi atipici’ rientrano nella gestione del consorzio di Burana
“Stiamo elaborando nuove soluzioni progettuali che andranno a riqualificare e mettere in sicurezza tre zone nel finalese che necessitano di importanti opere di adeguamento dei sistemi di scolo, per ridurre il rischio idraulico per gli immobili e salvaguardare l’integrità del territorio – spiega il direttore del Consorzio della bonifica Burana, Cinalberto Bertozzi, – nonché valorizzare le aree dal punto di vista economico. Il Burana possiede le risorse tecniche ed amministrative per rivedere tutta la progettualità idraulica della zona e chiedere i finanziamenti per realizzare le opere. In attesa del completamento dell’iter per la messa in opera degli interventi straordinari, abbiamo avviato un’importante opera di manutenzione ordinaria, di sfalcio della vegetazione infestante e diserbo, e di espurgo dei canali. Grazie alle forze, i mezzi e la struttura di cui siamo dotati e, soprattutto, avendo la visione idraulica d’insieme della zona, possiamo ristrutturare l’intero assetto delle canalizzazioni, controllare il sistema di scarichi, mettere in sicurezza gli argini e gli impianti della zona”.
Le aree Navarra e Selvabella sono aree rurali, mentre Bratellari presenta anche una zona industriale di 30 ettari a rischio allagamento. Le aree gestite fino a pochi anni fa solo dai ‘consorzi atipici’ non devono essere considerate sistemi chiusi ed idraulicamente isolati “bensì devono armonizzarsi con i canali gestiti dal Burana e solo una visione d’insieme del sistema idrico può risolvere le criticità di deflusso delle acque, del cattivo stato di manutenzione di alcuni impianti e potenziare l’assetto irriguo”, sottolinea il presidente del Burana Francesco Vincenzi. “Ottenuto il finanziamento – conclude – le nuove soluzioni strutturali consentiranno lo sviluppo economico e sociale di un’area su cui sono presenti sia importanti coltivazioni di pregio – come pereti e melonaie -, che diverse realtà del locale Polo artigianale”.