Rincari energetici, fauna selvatica e rincaro gasolio agricolo al centro di un incontro tra Cia e ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida
Attivare misure tampone a contrasto dei rincari energetici da rendere strutturali in manovra, incentivare l’acquisto delle materie prime, nominare un commissario straordinario a palazzo Chigi per la fauna selvatica e semplificare gli strumenti per il reperimento della manodopera.
È questo in sintesi il documento programmatico che è stato consegnato al ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, nel primo incontro ufficiale con le organizzazioni agricole a cui hanno partecipato il presidente nazionale Cristiano Fini e il direttore di Cia Emilia Romagna e capo di gabinetto della presidenza Cia nazionale Gianni Razzano. “Abbiamo apprezzato la disponibilità del ministro ad effettuare un incontro in tempi brevi con le rappresentanze degli agricoltori – dice Razzano che assieme a Fini ha incontrato il neo ministro -, in linea con la celerità della formazione del nuovo Governo da parte del presidente Giorgia Meloni”.
Razzano (direttore Cia Emilia Romagna) “In primis occorre rendere strutturale l’incentivo sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo” |
Per Cia è necessario rispondere con urgenza alla crisi energetica che sta strozzando gli imprenditori agricoli. “In primis occorre rendere strutturale l’incentivo sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo – osserva Razzano senza particolari limitazioni o restrizioni che non si giustificherebbero”.
La Confederazione reputa anche sostanziale l’innalzamento dal 30 al 40% del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica alle aziende agricole, come previsto per le energivore. Rispetto a entrambe le misure, Cia ritiene indispensabile che diventino strutturali nella prossima manovra di bilancio. Si dovranno, inoltre, prevedere in manovra nuovi incentivi fiscali per sostenere l’acquisto dei fattori di produzione agricola (fertilizzanti, fitosanitari, mangimistica e sementi), che hanno raggiunto costi insostenibili. In risposta agli effetti delle emergenze climatiche, andrà anche considerato l’esonero dei contributi previdenziali e il credito agevolato per i territori colpiti dalle calamità naturali.
Cia ha sollecitato inoltre che venga attuato un intervento straordinario per contrastare la Flavescenza dorata, una malattia che sta decimando interi vigneti.
In merito all’emergenza fauna selvatica, la Confederazione ha chiesto inoltre che venga nominato un commissario straordinario con pieni poteri presso la presidenza del Consiglio e il coordinamento di una cabina di regia con le Regioni per riformare la legge 157/1992. “Sarà essenziale rendere chiari gli obiettivi di depopolamento degli ungulati – ha infine esortato Razzano – e superare il regime de minimis per gli indennizzi alle aziende colpite dai danni”.
Per la Cia, infine, è prioritaria una maggiore flessibilità e semplificazione degli strumenti per risolvere il cronico problema del reperimento di manodopera agricola stagionale, anche avvalendosi delle possibilità offerte dall’innovazione digitale.