L’agricoltura al femminile parte determinante dell’economia regionale
Tampieri (presidente Dic Emilia Romagna): “Ruolo chiave delle agricoltrici nel promuovere lo sviluppo rurale”
“Ribadiamo il ruolo chiave delle agricoltrici nel promuovere lo sviluppo rurale ed agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale”.
Lo ha sottolineato Luana Tampieri, presidente di Donne in Campo (Dic) Cia Emilia Romagna, in occasione della Giornata Mondiale della Donna Rurale e nel corso di un incontro svolto a Gattatico di Reggio Emilia presso L’Istituto Cervi, il 14 ottobre scorso.
L’iniziativa, che ha coinvolto anche le imprenditrici ‘in Rosa’ della Lombardia, è stata incentrata sulla risorsa acqua, bene comune per cittadini e agricoltori che devono produrre derrate alimentari.
All’iniziativa, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Ludovica Ramella dell’Autorità Bacino distrettuale del fiume Po, Renata Lovati, presidente di Donne in Campo Cia Lombardia e Cristiano Fini presidente di Cia Emilia Romagna, Albertina Soliani, presidente Istituto Alcide Cervi.
“Anche quest’anno, l’associazione Dic Emilia Romagna intende ricordare e riconoscere le conquiste politiche, economiche e sociali del genere femminile, focalizzando un comparto, quello agricolo, che è stato parte attiva nella lotta delle donne per e con il Movimento femminista italiano”, ha detto la Tampieri. Riguardo ai recenti fatti di Roma ai danni della Cgil, Tampieri ha espresso “solidarietà e vicinanza al sindacato oggetto di un duro attacco di stampo fascista”.
In tema ambientale e risparmio idrico, la presidente di Dic Emilia Romagna ha poi ribadito che “l’agricoltura necessita di manutenzione puntuale e di infrastrutture idriche, come anche gli invasi, che hanno lo scopo di recuperare e conservare l’acqua”.
Sul tema è intervenuto anche Fini sottolineando che “la ricerca, la telematica e lo studio di nuove soluzioni in campo meccanico potranno dare un grande supporto nell’uso razionale dell’acqua. C’è da dire, purtroppo, che il New Deal Europeo, in termini economici, avrà pesanti ricadute economiche per le imprese agricole.
Infatti – ha proseguito Fini – già oggi vediamo le conseguenze nei rincari dei costi energetici e delle materie prime, domani assisteremo all’aumento dei prezzi al consumo, in particolare le derrate alimentari.
L’inevitabile incremento dei costi e la perdita di produttività dovuti ai cambiamenti climatici ed alla transizione verde, dovranno portare all’aumento dei prezzi delle materie prime agricole, pena – ha concluso – la chiusura di molte imprese che già oggi si collocano nella situazione di estrema sofferenza”.