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Cia, bene l’iter che porterà allo snellimento delle pratiche

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Claudio Ferri

BOLOGNA – “La revisione del quadro normativo delle funzioni amministrative in un’ottica di semplificazione e sburocratizzazione è per noi un punto di arrivo imprescindibile. Un iter che Cia auspica breve e che risponde sostanzialmente a ciò che chiediamo da tempo: alleggerire le imprese dal peso della carta”.

Lo sottolinea Manuel Quattrini, vice direttore di Cia Emilia Romagna, che con il presidente Cristiano Fini ha partecipato alle varie interlocuzioni ed ai tavoli di discussione su questo tema.

L’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, dopo il suo insediamento, ha aperto un confronto in Consulta mettendo al centro il tema della semplificazione.

“La Cia ha premuto sull’acceleratore partecipando alle varie discussioni – ricorda Quattrini – presentando una serie di richieste, molte delle quali sono state recepite, almeno in parte, anche se alcuni vincoli europei e non solo, ostacolano il percorso.
Mi riferisco al tema della digitalizzazione o della transizione digitale, aspetto che se ben gestito, rende la vita più facile anche alle associazioni, come ad esempio nella presentazione delle numerose pratiche per gli agricoltori.
Nel 2022, infatti, ci sarà una concentrazione di bandi cui partecipare e dove la semplificazione diventa davvero necessaria per non rischiare di non utilizzare delle risorse importanti che abbiamo nel periodo transitorio per Psr, per non parlare poi delle risorse che arriveranno anche nel settore agricolo dal Pnrr”.

Quattrini: “La Cia ha premuto sull’acceleratore partecipando alle varie discussioni – ricorda Quattrini – presentando una serie di richieste, molte delle quali sono state recepite”

La burocrazia di oggi posa su anni e anni di stratificazioni, di meccanismi ‘pesanti’ che si sono accumulati e, osserva Quattrini, “la legge da sola non riuscirà risolvere le problematiche, soprattutto nel mondo dei finanziamenti pubblici e delle procedure amministrative, estremamente articolato e complesso. Era importante iniziare un percorso fra le associazioni agricole”.

Semplificare, continua il vice direttore, non è semplice, indipendentemente dalle scelte che si fanno a carattere legislativo, a livello di Regione c’è sempre, infatti, una serie di vincoli e paletti, a volte imposti dalla Comunità europea, sui quali non è possibile soprassedere.

“Le politiche che noi indichiamo – conclude Quattrini – e che ci pare l’assessore condivida, sono quelle di, oltre a cercare di snellire le procedure là dove è possibile, non aggiungere ulteriori fardelli”.

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