Votato all’unanimità in consiglio comunale ad Imola l’emendamento presentato dai consiglieri di Articolo 1 e PD su un documento della Cia di Imola
Sulla base di un documento a firma della Cia Agricoltori Italiani di Imola i consiglieri comunali di Imola Domenico Errani di Articolo 1, Marcello Tarozzi e Roberto Grementieri del PD nel consiglio comunale cittadino del 2 maggio hanno presentato un emendamento all’ordine del giorno relativo alle problematiche dei giorni scorsi su grandine e gelate.
La proposta della Cia di Imola per l’intervento più deciso da parte delle istituzioni per cercare di salvaguardare in qualche modo tutti gli agricoltori colpiti da questa calamità, è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale e ha visto l’impegno personale dell’assessore all’Agricoltura del Comune di Imola, Pierangelo Raffini per l’attivazione attraverso i canali istituzionali di sua competenza.Di seguito il documento presentato dalla Cia di Imola.La CIA Associazione di Imola, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai suoi associati e da numerosi imprenditori agricoli del territorio, a causa degli eventi calamitosi, quali grandine e gelate, che si sono abbattuti nelle giornate comprese far il 17 e il 19 aprile scorso, chiede di attivare gli Onorevoli Parlamentari Europei affinché richiedano agli organi competenti lo stato di calamità.Questa nostra attivazione si è resa necessaria al fine di tutelare quelle aziende locali, regionali e nazionali che hanno subito ingenti danni alle colture e che si vedono così drasticamente decurtato il loro già misero guadagno.L’attivazione a livello Europeo si ritiene di primaria importanza a causa della rilevanza del danno subito e dalla sua entità in termini di danni alle colture. Non sono quindi solo stati rovinati raccolti interi ma anche piante che nei prossimi anni potrebbero continuare a subirne gli effetti. Altro fattore che ha fatto si che la CIA di Imola richieda l’interessamento di un livello europeo, è la difficoltà che gli imprenditori agricoli trovano nell’assicurare.Molti agricoltori non erano assicurati e questo, va sottolineato, non è solo causato da una mancanza di volontà degli imprenditori agricoli nell’assicurare ma anche dalla farraginosa, onerosa e male gestita gestione delle assicurazioni in campo agricolo.Va inoltre evidenziato che non solo l’Italia è stata flagellata dagli eventi ma anche la maggio parte dei Paesi Europei hanno subito la stessa sorte.
Si ritiene pertanto che un interessamento a livello Europeo sia dovuto a tutti quegli imprenditori agricoli che faticano a fare reddito e che, per cause non da loro dipendenti, si sono visti rovinare gran parte dei raccolti.