Via libera dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna al progetto di legge della Giunta che prevede uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro per il sistema agricolo e dell’acquacoltura, per le imprese che hanno subito danni causati dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla fauna selvatica e per rafforzare azioni di promozione e vendita dei prodotti agroalimentari.
Le modifiche portate alla Legge quadro sulla caccia (L. n. 157/1994) hanno affrontato alcune problematiche riguardanti il controllo della fauna che la nostra Organizzazione da anni ha denunciato, tanto da proporre nell’ormai lontano 2019 una proposta di radicale riforma della Legge.
Come spesso avviene nel nostro bel Paese le condizioni sono le più diverse e le norme, vecchie e nuove, hanno impatti differenti: è anche questo il caso.
BOLOGNA – È stato sottoscritto un accordo tra il Comune di Baricella e l’Atc Bologna 1 per contenere la nutria, specie responsabile di danni ambientali ed economici.
BOLOGNA – È stato sottoscritto un accordo tra il Consorzio della Bonifica Burana e Atc Bologna 1, nella persona del presidente Hendrik Hagedorn per poter effettuare i piani di controllo alla nutria nel modo più efficace possibile.
MODENA – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il rinnovo della convenzione che affida alla Provincia di Modena la gestione dei piani di controllo delle nutrie.
L’accordo, presentato nella seduta di giovedì 19 novembre dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, ha una durata di tre anni (dal 2021 al 2023) e prevede che la Provincia si faccia carico degli interventi di cattura e abbattimento degli esemplari della specie, equiparata a quelle infestanti e nocive, a fronte di un contributo da parte del Comune di 3.900 euro all’anno.
Diversamente da quanto accaduto finora, alla scadenza del triennio la convenzione sarà rinnovabile tacitamente di anno in anno. Obiettivo dei piani di controllo, come ha spiegato l’assessora Filippi, è contenere il più possibile la presenza delle nutrie sul territorio, poiché la diffusione capillare della specie nella Pianura Padana rende molto difficile l’eradicazione.
Gli interventi di limitazione delle nutrie si rendono necessari in quanto la loro presenza sul territorio genera rischi ambientali, rischi idraulici innescati dallo scavo di nicchie, cunicoli e gallerie nei corpi arginali e danni alle colture agricole nelle aziende collocate vicino ai corsi d’acqua.
“Il controllo delle nutrie – ha sottolineato l’assessora – è anche controllo costante del territorio e degli altri tipi di fauna”.
Il piano di controllo delle tane sugli argini fluviali viene riproposto anche per il 2021, coinvolge 2700 volontari e circa 500 cacciatori coadiutori
MODENA – L’attività di monitoraggio delle tane scavate dagli animali lungo gli argini dei fiumi proseguirà nel 2021 con il coinvolgimento dei volontari di protezione civile e i cacciatori coadiutori.
“Il risultato è una continua segnalazione di danni alle colture agricole, nonché pericolosi attraversamenti stradali”
Cia-Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna segnala l’intensificarsi delle incursioni degli ungulati anche nei centri cittadini Fini, presidente Cia: “Confidiamo in uno snellimento delle procedure burocratiche negli accertamenti dei danni”