Risarcimenti per i danni da alluvione: situazione in stallo
IMOLA, 27 giugno 2023 – A quasi due mesi dai fenomeni alluvionali che hanno colpito il bolognese e la Romagna Cia-Agricoltori Italiani Imola ha fatto il punto sui danni in base alle 230 segnalazioni di allagamenti, frane e smottamenti delle aziende agricole associate.
Si tratta di una stima, perché parte dei terreni sono ancora ricoperti da uno spesso strato di limo e fango e le frane non si sono ancora “fermate”, ma finora la superficie investita a produzioni erbacee danneggiata è di circa 1000 ettari, di 200 ettari quella coltivata a colture arboree e poco più di 230 quella a vite. In totale, dunque, solo le aziende di Cia Imola hanno visto danneggiati 1.500 ettari, ai quali vanno sommati quelli segnalati e raccolti dalle altre associazioni di categoria. Poi ci sono i danni, ancora da quantificare in maniera chiara, ai mezzi agricoli, alle infrastrutture produttive, dalle serre ai capannoni, e naturalmente alle abitazioni.
Danni che secondo Luana Tampieri andrebbero risarciti adesso con risorse subito disponibili: “Sono passati quasi due mesi dai primi eventi catastrofici di maggio e ci sono volti due mesi per la nomina del Commissario e intanto le misure introdotte a livello nazionale e regionale risultano inefficaci. Siamo, in sostanza, a uno stallo nell’erogazione degli aiuti mentre molte aziende stanno ripristinando terreni e sostituendo i mezzi agricoli in totale autonomia. Gli agricoltori però sono in grave difficoltà, soprattutto perché arriviamo da due anni di crisi di molti settori produttivi e soprattutto della frutticoltura. Naturalmente siamo consapevoli che sia difficile trovare i fondi e certamente il Governo è stato inizialmente tempestivo stanziando quasi 2 miliardi di euro, ma di questi niente è ancora arrivato direttamente agli agricoltori, probabilmente perché i danni generali sono molto più ingenti e quelle risorse devono coprire tante, troppe, priorità. Certo la Regione si sta impegnando ed è positiva la misura he sembrerebbe destinare 20 milioni di euro al Piano di Sviluppo Rurale per le coltivazioni danneggiate dall’alluvione – continua Tampieri – ma questi non sono aiuti emergenziali perché innanzitutto non sono ancora certi e poi verranno stanziati solo dopo la partecipazione ai bandi e a un iter di assegnazione. E nel frattempo cosa faranno le nostre aziende? Sicuramente noi imolesi, così come i romagnoli, ci siamo subito rimboccati le maniche, ma a livello nazionale non possono pretendere che facciamo da soli e perdere altro tempo. I sostegni dovevano arrivare “ieri”, invece le tasche delle aziende che hanno visto spazzare via i raccolti, i mezzi e le abitazioni sono ancora inesorabilmente vuote”.