Incontro con il Commissario Figliulo: i punti chiave per il territorio imolese
IMOLA, 5 agosto 2023 – Sono passati pochi giorni dalla visita del Generale Figliulo nell’imolese e, nonostante l’apprezzamento per il suo lavoro e la massima fiducia c’è qualcosa che rimane critico: il fattore tempo – spiegano da Cia – Agricoltori Italiani Imola a margine dell’incontro con il Commissario, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti dell’associazione.
La tempistica per ottenere i risarcimenti e gli interventi necessari a rimettere in sicurezza il territorio, in particolare la viabilità nella Vallata e le aree maggiormente colpite dalle esondazioni di Sillaro e Santerno, si sta allungando in maniera insostenibile e le aziende agricole si trovano ancora senza aiuti e spesso nell’impossibilità di lavorare i loro terreni. Nel corso dell’incontro con Figliuolo l’associazione ha espresso chiaramente i disagi estremi che stanno affrontando le aziende agricole e lo ha riassunto in un documento di pochi punti che prevede, come prima cosa, la definizione in tempi brevi delle risorse destinate al fondo di solidarietà nazionale per l’alluvione, azione necessaria per dare liquidità alle aziende agricole. Per lo stesso motivo ha chiesto di utilizzare in maniera più efficace Agri-CAT, il Fondo Mutualistico Nazionale che prevede la copertura dei danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale: attualmente per accedere al fondo c’è una soglia minima di danno che Cia Imola vorrebbe eliminare per le zone interessate da frane e alluvione e di avere quindi un risarcimento del 100%. Poi c’è, naturalmente tutto il capitolo, del ripristino delle aree franate e degli argini danneggiati. Cia Imola pensa sia necessaria una deroga all’attuale normativa di polizia forestale che attribuisce all’azienda agricola il compito di rimuovere le piante cadute a seguito di una frana perché in questa situazione non possono essere le sole responsabili. Inoltre, occorre una riduzione della burocrazia per le aziende che stanno provvedendo in autonomia a sistemare strade private e terreni a seguito degli smottamenti e magari qualche sostegno da parte dei Comuni per la rimozione, vista la straordinarietà degli eventi che si sono verificati. Lo stesso si può dire per il ripristino degli argini dei fiumi a ridosso delle aziende che spesso è a carico degli agricoltori perché sono loro ad averli realizzati e sono dunque considerati proprietà privata. La proposta, invece, è quella di avere fondi dedicati al ripristino per non gravare sulle aziende agricole già in enorme difficoltà”
Oltre alle richieste di sostegno arrivano da Cia-Agricoltori Italiani Imola anche una serie di quesiti che riguardano il futuro del territorio e la sua “capacità” di affrontare altri eventi estremi. Al Generale Figliuolo l’associazione ha chiesto se esiste un piano per evitare altri fenomeni di questa portata, con la consapevolezza che nessuno ha la bacchetta magica ma è chiaro che si è di fronte a una ciclicità ormai irreversibile del clima che il territorio imolese non è pronto ad affrontare. Per questo serviranno, dopo i sostegni, piani per mettere in sicurezza le persone, le case e le aziende in maniera permanente.