Elezioni: Cia Imola chiede massima attenzione per il settore agricolo
IMOLA, 29 maggio 2024 – Un vero e proprio “tour istituzionale” iniziato a febbraio e non ancora concluso a pochi giorni dalle elezioni europee ed amministrative, che vedranno il rinnovo di diversi primi cittadini del territorio. Luana Tampieri, presidente di Cia Imola, insieme al direttore Andrea Arcangeli, ha incontrato i candidati sindaco e gli aspiranti parlamentari al Parlamento Europeo per portare alla loro attenzione alcuni temi chiavi per il settore agricolo, contenuti in un documento programmatico redatto da Cia Nazionale, che avranno un impatto significativo sul territorio imolese.
Incontri trasversali con le forze politiche di diverso orientamento a partire da Francesca Marchetti, consigliera regionale e candidata sindaca di Castel San Pietro Terme accompagnata dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e Guglielmo Garagnani candidato per le elezioni europee circoscrizione Nord Est di Fratelli d’Italia. Diversi gli appuntamenti con i candidati sindaci del territorio: Mauro Ghini sindaco uscente e candidato sindaco di Borgo Tossignano; Gabriele Meluzzi sindaco uscente e candidato sindaco di Fontanelice; Beatrice Poli sindaca uscente/ candidata sindaca Casalfiumanese; Luca Albertazzi sindaco uscente/candidato sindaco di Dozza; Luca
Mainieri candidato sindaco di Dozza; Nicola Tassinari sindaco uscente e candidato sindaco di Mordano e poi Marco Panieri sindaco di Imola. Al centro degli incontri, appunto, i temi centrali per l’agricoltura italiana del territorio, come spiega Luana Tampieri: “Come associazione abbiamo ritenuto essenziale portare all’attenzione dei futuri decisori politici europei e del territorio le azioni più urgenti e necessarie per il futuro del settore agricolo. Sappiamo, infatti, che quello che viene deciso a livello europeo, e penso soprattutto alla Pac, i fondi a sostegno del settore delle produzioni agricole, ha un impatto enorme sul lavoro quotidiano delle nostre aziende. Inoltre le decisioni che vengono prese a Bruxelles hanno spesso una ricaduta a livello regionale e locale, quindi è imprescindibile che tutti gli attori istituzionali lavorino di concerto per il rilancio dell’agricoltura. Tra i temi principali che ho portato all’attenzione dei candidati c’è sicuramente la richiesta di una visione più ampia e strategica per lo sviluppo dei servizi e la competitività delle aree rurali – continua Tampieri – che ospitano il 30% della popolazione italiana e l’80% di quella europea e dove si produce cibo, si tutela l’ambiente e la biodiversità. Altro nodo essenziale è quello delle infrastrutture necessarie a rendere disponibile la risorsa idrica per l’irrigazione in maniera continuativa, anche riducendo le perdite e promuovendo il riuso come previsto dal progetto europeo
ReWaterEU. Poi c’è il grande nodo del ricambio generazionale che, con la crisi generale del settore degli ultimi anni è diventato sempre più difficile: i giovani sono “spaventati” dagli investimenti iniziali richiesti e che è poi difficoltoso ripagare a causa delle difficoltà a fare reddito, per non parlare delle scarse tutele previdenziali e sociali, anche in caso di maternità. E se i giovani non subentrano il rischio è che il settore agricoli invecchi e le aziende chiudano in maniera definitiva.
Tornando al tema della Pac, ho sottolineato durante gli incontri che bisogna lavorare a livello europeo per una sostanziale revisione della legislazione, perché si parla attualmente di altri tagli ai fondi per l’agricoltura e questo sarebbe un danno enorme per le produzioni e la tenuta economica e sociale delle aree rurali. Infine, con i sindaci del territorio – conclude la presidente di Cia Imola – non poteva mancare un punto della situazione sui fondi per risarcire i danni dall’alluvione che non sono riusciti sinora a sopperire le gravi perdite produttive e infrastrutturali subite dalle aziende agricole. Si tratta di una situazione che ha tutta l’attenzione della nostra associazione e che auspichiamo venga risolta al più presto con l’arrivo di risorse che possano far ripartire davvero l’economia agricola del nostro territorio.”