Divieto di abbruciamento degli scarti di potatura e chiusura dei mercati

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Sono ordinanze emanate dal presidente della Regione Bonaccini in materia di commercio e rifiuti a seguito della emergenza Coronavirus

L’attuale fase di emergenza sanitaria causata dell’epidemia denominata Coronavirus sta determinando un susseguirsi di Decreti nazionali e ordinanze regionali nel tentativo di contenere la diffusione del virus a tutela della salute di tutti noi.

In particolare per quanto riguarda il settore agricolo due distinte ordinanze hanno previsto la chiusura di ogni tipo di mercato e mercatino, compresi i punti vendita di alimentari.

Inoltre, rispetto alla gestione dei rifiuti urbani si è precisato che i rifiuti di qualunque natura prodotti da abitazione civili in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria debbano essere conferiti nella frazione di rifiuto urbano indifferenziato.

Per i rifiuti rappresentati da DPI (mascherine, guanti, fazzoletti, etc.) utilizzati come prevenzione al contagio da COVID -19, prodotti da unità domestiche in cui non sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria debbano essere conferiti nella frazione di rifiuto urbano indifferenziato.

Infine, cosa per noi di particolare rilevanza, si è stabilito, a decorrere dal 23 marzo, il divieto, senza eccezioni, dell’abbruciamento delle potature dei frutteti e dei boschi. Così come, sino alla cessazione dello stato di emergenza, non si applicano i permessi di abbruciamento previsti dall’articolo 58 del Regolamento forestale regionale n.3/2018.

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