Concessione di contributi per l’utilizzo dei fondi rustici ai fini venatori
Con la pubblicazione della DGR n.850 del 03/06/2025 la Regione Emilia Romagna prevede l’erogazione di contributi per l’assunzione di impegni per il mantenimento dell’ambiente a fini faunistici ed in particolare di impegni volti a ridurre la pressione “faunistico-venatoria” causata dalla presenza e dal prelievo degli ungulati. I contributi sono destinati ai proprietari o conduttori dei fondi inclusi negli Ambiti Territoriali di caccia, comprese le Zone di rispetto nelle quali si pratica l’esercizio venatorio ad una o più specie e le Aree Contigue ai Parchi regionali nelle quali è consentito l’esercizio dell’attività venatoria.
In sintesi:
· Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 60.000,00 Euro
· I contributi erogati rientrano nel regime De minimis
· Il contributo sarà concesso solo per importi di valore superiore a euro 200,00.
· Le domande vanno presentate entro e non oltre il 15 luglio 2025 con le modalità indicate
L’entità del contributo, come indicato al punto 4 del bando, viene calcolata, con riferimento a quanto indicato in domanda dal richiedente, sommando i valori di seguito indicati:
– una quota riferita all’estensione complessiva del fondo destinato alla gestione programmata della caccia nello specifico ambito di riferimento, euro 5,00 per ettaro;
– una quota riferita ai diversi tipi di impegni assunti per la conservazione ed il mantenimento ambientale (gli elementi oggetto degli impegni devono essere inclusi nei mappali che sono nelle disponibilità dell’azienda”) di cui al punto 3 del bando.
Interventi
Recupero e mantenimento di aree aperte in territori vocati alla presenza degli ungulati di
alta collina e montagna.
b) Tutela degli ambienti idonei alla sosta, al rifugio, all’alimentazione, alla nidificazione della
fauna selvatica, attraverso la conservazione di:
– siepi, anche alberate, alberi isolati o in filare o in piccoli gruppi in pianura;
– maceri e stagni in pianura;
– laghetti, stagni e punti di abbeverata in collina e montagna.
c) Mantenimento di prati polifiti permanenti in pianura.
d) Mantenimento di bacini di risaia allagati con stoppie dopo la raccolta del riso.
Requisiti beneficiari
· siano condotte da imprenditore agricolo, come definito dall’art. 2135 del C.C., in forma singola associata, nella forma di micro, piccola o media impresa secondo la definizione del Reg. (UE) n.2472/2022;
· siano in possesso di partita IVA agricola attiva, fatti salvi i casi di esclusione previsti dalla normativa vigente in materia;
· dimostrino, attraverso la posizione validata in Anagrafe delle Aziende Agricole, la legittima
disponibilità dell’azienda nell’ambito della quale agisce l’intervento;
· siano in regola con i versamenti contributivi, previdenziali e assistenziali
Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia di riferimento.