05/05/18 – NUOVI CONSUMI
Salutisti a caro prezzo
Alimenti bio e “free from”, Federconsumatori: è boom dei prezzi
Bio, senza lievito, senza lattosio e light: i prezzi volano. E salgono anche di molto rispetto ai prodotti “ordinari”. Che sia per ragioni etiche o di salute, per scelte
alimentari legate all’adozione di una filosofia di vita o perchè si soffre di intolleranze, c’è tutto un insieme di prodotti alimentari che negli ultimi anni si sono affermati sia sugli scaffali sia sulle tavole degli italiani. A quale prezzo? Sul prezzo si è concentrata l’attenzione di Federconsumatori, che stima per tutti questi cibi presi nel loro insieme prezzi più cari di oltre il 47% rispetto a quelli dei prodotti “ordinari”.
In generale si registra un aumento delle vendite di prodotti qui messi insieme ma in realtà molti vari, da quelli light ai cibi integrali, dagli alimenti senza lattosio al boom del biologico, che spesso rispondono a logiche diverse. Ma che sembrano avere in comune una cosa: un prezzo più alto. Di quanto? Questo l’obiettivo della Prima indagine sui prezzi degli alimenti light, biologici, senza lattosio e senza lievito condotta dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori.
Per i prodotti light (che per poter essere definiti tali devono presentare un valore energetico ridotto di almeno 30% rispetto al normale), la maggiore differenza è stata rilevata nel costo dei wurstel (53%), alle patatine in busta (25%) e ai biscotti (23%). In media, hanno un costo superiore del 18% rispetti a quelli ordinari. Fra i prodotti senza lattosio, il latte costa il 39% in più, lo yogurt in confezione da due vasetti il 32% in più, le brioches confezionate costano il 59% in più. In media i prodotti senza lattosio costano il 29% in più rispetto a quelli ordinari.
Fra i prodotto biologici, la differenza di prezzo in media è del 60%. I prodotti senza lievito hanno un costo medio superiore dell’82% rispetto a quelli ordinari, con le maggiori differenze di prezzo registrate per i biscotti.