REGGIO EMILIA

COMUNICATI STAMPA REGGIO EMILIA

01/02/16 – IN MEMORIA DELL’ARCHITETTO

Baldini, Caire ed il territorio agricolo

Un ricordo della Cia di Reggio Emilia

    Nel ricordo che in questi giorni a Reggio molte istituzioni e personalità dedicano allo scomparso Arch. Ugo Baldini, c’è una lacuna che la CIA di Reggio Emilia intende colmare.

Non c’è, infatti, secondo l’associazione agricola di viale Trento Trieste una visione completa dell’opera di Baldini e della Caire se non si guarda anche al vasto lavoro di studio e progettazione che ha riguardato il territorio agricolo, lavoro che ha la sua ‘summa’ nell’Atlante nazionale del territorio rurale che la Coop reggiana ha realizzato per conto del Ministero per le Politiche agricole, che rappresenta un documento di fondamentale importanza per la conoscenza del territorio agricolo italiano, per la valutazione della sua struttura economica e sociale, per capire l’entità di fenomeni quali l’abbandono dei territori più svantaggiati ed il consumo del suolo agricolo.

    Il documento, aggiornamento di un precedente lavoro sempre della Caire, reca il sottotitolo “Nuove geografie per le politiche di sviluppo rurale” e propone una aggiornata panoramica di rappresentazioni sullo stato di salute del territorio rurale che pone particolare attenzione ai temi delle reti locali, proponendo nuove linee di ricerca sullo sviluppo locale, integrato e sostenibile.

    Era stato lo stesso Arch. Baldini lo scorso anno a ricordare come il rapporto di Caire con l’agricoltura risalisse addirittura agli anni 70 dello scorso secolo. Ospite e relatore all’Assemblea annuale della CIA reggiana nel giugno scorso, ricordò come era nata questa particolare attitudine, dall’incontro tra il suo predecessore Arch. Piacentini ed il ministro Giovanni Marcora che resse il dicastero agricolo dal 1974 al 1980.

    “Il territorio – affermò in quell’Assemblea -, il suolo, le competenze territoriali e le esperienze della gestione e cura del territorio nella intuizione di Giovanni Marcora che voleva portare la riflessione fuori (oltre) il puro conto economico (“voglio i territoriali …”), oggi è la vera esternalità positiva di una agricoltura che assume molti ruoli, dalla sicurezza alla alimentazione, dall’arte ristorativa alla tutela del paesaggio.

Un “territorio perfetto”, propone Francois Braudel, è costituito da culture urbane immerse in una campagna che possieda grandi capacità nel produrre cibo ed energia in uno scambio intenso tra luoghi…”.

    Questa importante lezione va ribadita come parte sostanziale della sua opera – sostiene la CIA -; per questo salutiamo con gratitudine Ugo Baldini, con l’impegno a riprendere e diffondere prossimamente alcuni capisaldi dello studio riferiti al territorio rurale reggiano.

architetto, memoria

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